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23/06/2014

Fitoterapia - 2 - I principi attivi



Oggi per il nostro appuntamento con l' #Erbario_della_Strega, vedremo cosa sono i principi attivi, buona lettura!.

Le proprietà terapeutiche di alcune piante derivano da particolari sostanze in esse contenute e vengono chiamate "principi attivi" per la loro capacità di svolgere una precisa azione nel nostro organismo.
Ecco qui una la lista completa dei principi attivi con relativa spiegazione:

. Gli Acidi Organici:

Sono dei costituenti pressoché costanti di tutti i vegetali.
Localizzali prevalentemente all’ interno dei vacuoli delle cellule vegetali, si formano per ossidazione delle aldeidi e sono caratterizzati dalla presenza del gruppo carbossilico (-COOH).
In natura sono presenti sotto forma di sali, alcune piante appartenenti alla famiglia delle Leguminose (Tamarindo e Cassia) contengono elevale quantità di acidi organici (fino al 10%) e loro sali, che, possedendo una attività osmotica, esercitano un’azione blandamente lassativa.
Una particolare attenzione va riservala all'acido ossalico, poiché, sotto forma di sali di potassio e di calcio, può causare la formazione di calcoli renali, esso inoltre provoca una deplezione di Ca nel sangue, abbassandone la concentrazione.
L'acido ossalico è presente in maggiori quantità nelle foglie di Acetosa e nelle radici di Rabarbaro.

. Gli Alcaloidi:

Sono dei composti organici azotati, appartenenti a gruppi chimici eterogenei, che godono di alcune proprietà comuni:
- Presentano una reazione alcalina.
- Sono di origine vegetale, anche se questa regola generale ha le sue eccezioni, poichè il regno animale offre qualche esempio di alcaloide.
- Contengono un atomo di azoto (N) in anello eterociclico, non mancano, però, esempi di alcaloidi nei quali l'azoto è extraciclico (ordeina, galegina, efedrina, capsaicina, damascenina), ad essi viene, talvolta, riservato il nome di amine alcaloidiche.
- Generalmente hanno la capacità di indurre, anche a dosi molto piccole, importanti azioni biologiche sia sull'uomo e sugli animali.
La scoperta e l'isolamento degli alcaloidi dai vegetali costituisce un importante contributo della scienza chimica del XIX° secolo, nel 1803 il farmacista francese Derosne pubblica una memoria sull'oppio con la quale rende nota, per la prima volta, l'avvenuta estrazione di un sale cristallizzato a reazione alcalina che egli designa col nome di "sale d'oppio".
L'anno seguente F. W. Senurner, separa la morfina e l'acido meconico dall'oppio, ma bisogna attendere fino al 1817 perché la presenza di composti organici di natura basica sia universalmente accettata, in quell'anno, infatti, F.W. Serturner dimostra in modo netto il carattere basico della morfina, cioè la sua capacità di neutralizzare gli acidi.
Da questo momento i rapidi progressi della chimica farmaceutica portano all'isolamento di altri alcaloidi vegetali: la caffeina (1818), la chinina e l'emetina (1820), la coniina (1827), la nicotina (1828), la codeina (1832), l'atropina, la iosciamina e la colchicina (1833). Alla fine di quello stesso secolo sono oltre cento gli alcaloidi chiaramente identificati, 11 gruppo degli alcaloidi costituisce, attualmente, un importante capitolo della chimica organica.
Oggi si conoscono oltre 3.000 alcaloidi, isolati da circa 4.000 specie, e molti di essi possiedono potenti attività farmacologiche, per questa ragione la loro azione sull'organismo umano è stata studiata approfonditamente, numerose piante ad alcaloidi hanno svolto, per la loro capacità di influire sui processi dell'ideazione e sul comportamento, un importante ruolo sociale e religioso nell'ambito di molti popoli antichi, esse rientravano, oltre che nella composizione di medicamenti, anche nelle formule di bevande impiegate nel corso di riti religiosi e divinatori.
È probabile che l'uso di queste sostanze fosse, in principio, limitato a pochi gruppi di iniziati e in particolare alla casta sacerdotale. In Messico, nell'epoca pre-colombiana, le cerimonie religiose erano guidate da sacerdoti che masticavano piccoli pezzi di Peyotel con lo scopo di raggiungere uno stato di piena esaltazione religiosa e di stimolare le capacità percettive cosi importanti ai fini delle predizioni, particolare rilievo hanno avuto quei vegetali, come il Peyotel (Echinocactus williamsi), la Psilociba (Psylociba mexicana), l'Agarico muscario (Amanita muscaria), l'Oppio (latex condensato ottenuto dalle capsule immature del Papaver somniferum) e la Coca (Erythroxylum coca), che contengono delle sostanze capaci di evocare allucinazioni, cioè, secondo la definizione di Bali, delle percezioni senza oggetto, oppure di «sospendere» le emozioni inducendo un illusorio stato di benessere fisico e mentale.
La gamma delle allucinazioni suscitate è estremamente varia e molteplice potendo interessare tutti i più diversi settori della sfera psico-sensoriale (visive, uditive, tattili, gustative, ecc.) e raggiungere, talvolta, effetti rappresentativi di grande verosimiglianza e spiccata intensità.
Sostanze come la mescalina e la psilocibina, inducono allucinazioni visive che, nelle forme semplici, si avvertono come foiopsie (scintille, bagliori, lampi, stelle splendenti variamente colorate, etc.) mentre in quelle più complesse sotto forma di scritte o intere frasi che esprimono, di solito, ammonimenti o profezie; oppure allucinazioni uditive in veste di semplici ronzii, gemiti, urla o come interi discorsi portatori di consigli, minacce e predizioni. Appare chiaro in quale maniera queste percezioni della coscienza, ritenute reali pur mancando di ogni oggetto esteriore adeguato ad evocarle, abbiano sollecitato la fantasia delle popolazioni primitive che, non di rado, sono giunte a divinizzare le piante capaci di produrre questi fenomeni psichici anormali.

. Gli Oli Essenziali:
Sono miscugli di sostanze organiche diverse (terpeni ciclici e aciclici e derivali ossigenali degli stessi, quali alcoli, aldeidi, chetoni, acidi eco.), volatili, di aspetto oleoso, che si ottengono da piante aromatiche o per distillazione in corrente di vapore, oppure con l' estrazione con solventi volatili e non o per pressione.
Gli Oli Essenziali sono molto solubili con l' alcool e non con l' acqua.
Secondo alcuni gli E.O. non svolgerebbero alcuna funzione nei processi metabolici delle piante, essendo niente altro che dei prodotti di scarto; secondo altri essi non devono essere considerati privi di utilità, poiché difenderebbero la pianta contro alcuni parassiti, rappresenterebbero una riserva alimentare e parteciperebbero al metabolismo della pianta come antiossidanti o donatori di idrogeno.
L'attività biologica degli E.O. è molto varia e consente di applicarli nella terapia di una gamma molto vasta di malattie, l'azione farmacodinamica più caratteristica è quella antisettica e antiparassitaria; ma a queste proprietà possiamo aggiungere un'azione stimolante, espettorante, diuretica, depurativa, antispasmodica, antivirale, carminativa, stomachica, analgesica, cicatrizzante, antireumatica e antinfiammatoria.

. I Glucosidi:

Con il nome di Glucosidi (o Glicosidi ed Eterosidi), si intendono sostanze di composizione svariatissima e spesso complessa, che in certe circostanze, (per l'azione di acidi, di basi, di enzimi) si scindono in altre più semplici, una delle quali è lo zucchero, e il glucosio (l'insieme dei componenti che non sono zucchero è detto Aglicone).
Per esempio la mandorla amara contiene in certe cellule un Glucoside (Amigdalina), e in certe altre un Enzima (Emulsina), finché la mandorla è intatta o schiacciata, ma è asciutta, l' Amigdalina non viene in contatto con l’ Emulsina e rimane invariata, ma se si mastica la mandorla, o si bagna, il Glucoside e l' Enzima vengono in contatto, così allora l' Emulsina scinde l’ Amigdalina in Glucosio, essenza di mandorla amara (Aldeide Benzoica) e Acido Cianidrico, si sa che l' Acido Cianidrico (o Acido Prussico) è un veleno potentissimo; si spiega quindi come la mandorla amara sia velenosa.
Alcuni Alcaloidi e Glucosidi sono fra i veleni più potenti che si conoscano: è un Alcaloide l' Aconitina dell' Aconito, cosi spaventosamente tossica, che bastano pochi milligrammi (e si conosce un caso nel quale bastò meno di un milligrammo) per uccidere un uomo; sono Alcaloidi la stricnina della nove vomica, la morfina dell'oppio, l' atropina della belladonna ecc. Sono glucosidi, oltre all’ amigdalina della mandorla, la sinigrina della senape nera, la digitossina della digitale, i Principi Attivi di altre droghe che agiscono sul cuore (strofanto, mughetto etc.). 




. I Principi Amari:
Sono una classe di composti, di struttura chimica eterogenea, aventi in comune una sola proprietà: il sapore amaro.
E' a questa proprietà comune che devono la loro azione terapeutica: assunti per via orale aumentano la secrezione cloropeptica favorendo la digestione e stimolando l'appetito, alcune piante contenenti principi amari, agiscono anche sul fegato attivando, sia la secrezione (azione coleretica) sia il deflusso (azione colagoga) della bile.

. Le Gomme:

Sono costituite da miscele di numerosi polisaccaridi eterogenei, che formano soluzioni adesive se poste in acqua calda. In rapporto alla loro solubilità in acqua, esse si suddividono così:
- Gomme solubili: sono quelle che poste in acqua danno delle soluzioni colloidali (gomma acacia).
- Gomme insolubili: sono quelle che poste in acqua si rigonfiano formando un gel (gomma adragante).
- Gomme semi-solubili: sono quelle che poste in acqua dapprima di rigonfiano formando un gel per poi formare una soluzione colloidale quando si aggiunge una maggiore quantità di acqua.
Le soluzioni acquose sono neutre o leggermente acide e possiedono buone proprietà emulsionanti e stabilizzanti.
Sono costituite da un olio essenziale e resine, hanno una consistenza sciropposa ed è possibile separare, per evaporazione, la parte volatile (olio essenziale) da quella non volatile (resina). 

. Le Gommoresine:
Sono prodotti di secrezione delle piante, da cui trasudano spontaneamente o a seguito di incisione e traumi., e sono costituite da gomme e resine, talvolta unite a piccole quantità di O.E. (oleo-gommoresina).
Le gommoresine sono solubili parzialmente o totalmente in alcool, acetone e solventi clorurati; per la presenza di gomme esse risultano solubili anche in acqua, con la quale formano delle emulsioni.

. Le Mucillagini:

Da un punto di vista chimico, sono dei Polisaccaridi che per idrolisi danno una miscela di pentosi, acidi uronici, esosi variabili da una droga all'altra; tra i monomeri, costituenti queste macromolecole, si ritrovano più frequentemente Glucosio, Acido Galatturonico, Arabinosio e Xilosio.
Le Mucillagini pure si presentano come masse bianche, amorfe che danno con l'acqua soluzioni colloidali, viscose, e non adesive, svolgono una azione localizzata ai tessuti malati con i quali vengono a contatto.
La fondamentale azione farmacodinamica delle mucillagini è quella antinfiammatoria delle mucose, esse infatti, per le loro proprietà fisiche si stratificano sulle mucose rivestendole di uno strato protettivo contro le irritazioni meccaniche di qualsiasi natura. 
Poiché le mucillagini sono idrofile, messe in acqua possiedono la proprietà di gonfiarsi producendo masse plastiche che manifestano effetti lassativi. In seguito ad ebollizione prolungata le mucillagini sono degradate in zuccheri e perdono la loro attività biologica.

Le Resine:
Sono il prodotto della secrezione di cellule specializzate (cellule resinifere) presenti in alcune piante (Conifere), da cui trasudano spontaneamente o per incisione, esse hanno origine dagli O.E. e più precisamente, dai terpeni, attraverso processi di polimerizzazione e ossidazione. 
Le resine sono spesso amorfe, solide o semi-solide, insolubili nell'acqua e non volatili, e in natura le resine sono quasi sempre associate a O.E. ad formare le oleoresine o balsami, e hanno proprietà irritanti e vengono impiegate come revulsivi.

Le Vitamine:
Sono sostanze organiche indispensabili per le normali funzioni vitali; appartengono, come gli enzimi e gli ormoni, al gruppo degli «ergoni», cioè di quelle sostanze che sono attive a bassissime concentrazioni.
Le vitamine non possono essere sintetizzate attraverso il metabolismo dell'uomo e devono pertanto, essere introdotte mediante gli alimenti, solo alcune fanno eccezione, poiché vengono fabbricate a partire da precursori più semplici: come la vitamina D2 (vitamina D naturale) si forma per l'azione dei raggi ultravioletti della luce sul 7 - deidrocolesterolo presente nella cute, la vitamina A è costruita a partire dalla sua provitamina, il carotene (2 mg di beta-carotene equivalgono a 1 mg di vitamina A), contenuto in numerosissimi alimenti, anche la vitamina PP (nicotinamide), ha invece come precursore un aminoacido aromatico, il triptofano (60 mg di triptofano produrrebbero nell'organismo 1 mg di nicotinamide).
Comunemente le vitamine sono suddivise in due gruppi:
- Vitamine idrosolubili (B1, B2, B3 o vitamina PP, B5 o acido pantotenico, B6, B8 o vitamina H o biotina, B9 o acido folico, B12 o cianocobalamina, C, C2 o vitamina P);
- Vitamine liposolubili (A, D, E, F, K).
Per utilizzare al meglio il contenuto vitaminico degli alimenti, questi devono essere consumati freschi e crudi, ogni altra manipolazione provoca una riduzione più o meno consistente delle vitamine presenti nei cibi, gli alimenti conservati vanno incontro a un grave depauperamento di vitamine, ma soprattutto della vitamina C, vitamina B1 e B12, e la cottura provoca perdite vitaminiche che sono proporzionali alla temperatura raggiunta e al tempo durante il quale essa ha agito, la cottura va fatta con poca acqua o, meglio a vapore, perché gran parte delle vitamine e dei sali passano nell'acqua di cottura, è consigliabile, infine non aggiungere polveri alcaline agli alimenti poiché la distruzione di talune vitamine (C e B12) è accelerata in ambiente alcalino.
-  La vitamina A (o retinolo) è un ottimo rigenerante cellulare: è molto efficace nella terapia di acne e psoriasi ed è anche utilizzata dall'industria cosmetica per la prevenzione dal invecchiamento cutaneo, influenza la funzione visiva e la sua carenza nell'organismo provoca cecità notturna, f avorisce e promuove la nutrizione,la crescita e l'attività vitale di tutti i tessuti organici ed in particolare di quelli epiteliali, mucose e occhio. 
- La vitamina B1 (o tiamina) aiuta l'organismo a sfruttare l'energia prodotta dalla digestione del cibo; e indispensabile per i processi digestivi e stimola le attività del cuore, dei muscoli e dell'apparato digerente interviene,dopo numerose reazioni, nella trasmissione nervosa a livello centrale.
- La vitamina B2 (o riboflavina) facilita, in generale, la trasformazione nell'organismo delle proteine, dei carboidrati, del ferro, assicurando così all'organismo il giusto apporto di elementi nutritivi forniti dagli alimenti, contrasta l'anemia favorendo l'assorbimento del ferro.
- La vitamina PP (o niacina) partecipa alla produzione di energia, al metabolismo dei carboidrati e alla sintesi dei grassi ed è quindi un buon antidoto contro l'eccesso di colesterolo; inoltre, è un ottimo disintossicante.
- La vitamina B5 (o acido pantotenico) ha tre effetti principali: ottimo idratante, stimola la rigenerazione delle cellule cutanee e ha spiccate proprietà antinfiammatorie.
- La vitamina B6 (o piridossina) e la più importante di tutto il gruppo B ed esercita importanti influenze sul sistema immunitario e sul sistema nervoso.
- La vitamina B9 (o acido folico) regola la sintesi proteica, ha spiccate proprietà antianemiche e ha un ruolo importante nella prevenzione delle forme tumorali, ha anche un ruolo chiave nella prevenzione di alcune gravissime malformazioni neurologiche fetali.
- La vitamina B12 (o cobalamina) favorisce la concentrazione e rafforza le capacità mnemoniche. Ha proprietà antianemiche poiché partecipa alla sintesi dell'emoglobina: funziona da attivatore del metabolismo delle proteine rendendo questa pianta indicata nel favorire la crescita, negli stati di debilitazione e negli anziani, e recentemente e stata osservata una sua capacità di protezione contro le lesioni precancerose del polmone in individui fumatori. 
- La vitamina C (o acido L'ascorbico) aiuta il sistema immunitario e protegge l'organismo: agisce come antiossidante, favorisce l'assorbimento del ferro, stimola la formazione del collagene, alcune ricerche le attribuiscono un ruolo nella prevenzione dei tumori.
- La vitamina D (o calciferolo) regola il metabolismo del calcio e del fosforo per il processo di ossificazione, favorendo l'assunzione dei minerali.
La vitamina E (o tocoferolo) e un ottimo antiossidante e rigeneratore cellulare, previene i danni alla membrana cellulare, protegge la pelle: aiuta a prevenire i disturbi dell'apparato cardiocircolatorio. innalzando i livelli di colesterolo HDL nel sangue.

Oleoresine (o Balsami):
Sono sostanze naturali, prodotti di secrezione delle piante da cui trasudano spontaneamente o per incisione.

. Costituenti minerali o inorganici delle piante medicinali:
Tra i costituenti inorganici sono da ricordare i sali minerali, tra cui:
- I sali di potassio: hanno una azione diuretica soprattutto quando sono accompagnati da glucosidi flavonici e saponosidi;
- I sali di calcio: partecipano alla formazione del tessuto osseo, alla regolazione del sistema nervoso e al meccanismo della coagulazione del sangue (emostasi); essi tuttavia, sono poco solubili per cui non penetrano facilmente attraverso le tisane.
- I sali di ferro: hanno in primo luogo, una spiccala attività antianemica, poiché il Fe è un costituente fondamentale dell'emoglobina entrando a far parte del gruppo eme.
Tra gli Acidi inorganici va ricordato l'Acido silicico, contenuto, in maggiori quantità, nell'Equiseto esso svolge un ruolo fondamentale rinforzando il tessuto connettivo e specialmente quello dei polmoni.
Un secondo gruppo di costituenti inorganici, fondamentali per una corretta funzionalità dei processi del metabolismo organico, è costituito dagli oligoelementi o elementi-traccia (Co, Mg, Mn, Zn, Cu,), così definiti, perché richiesti in piccolissime quantità.
La loro importanza risiede nel fatto che sono indispensabili per l'attività della maggior parte degli enzimi.

→ Fonte: dal mio libro: Rimedi Naturali.

→ ATTENZIONE: ricordo che non sono un medico, e questi consigli sono da prendere con cautela.
Provate una piccola dose prima di procedere, e ascoltate sempre il vostro medico.
Grazie per l' attenzione.


Post n. 65 | pubblicato il 23/06/14 | modificato il 06/12/2014 

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