Fitoterapia - 3 - Raccogliere le erbe e come conservarle - ∞ Strega della Luna 2.0 - Official Blog ☾
Sei qui:

14/07/2014

Fitoterapia - 3 - Raccogliere le erbe e come conservarle


Eccoci qui ancora una volta con la rubrica del' #Erbario_della_Strega, oggi vedremo come si raccolgono le erbe.

Il primo accorgimento magico per attivare l'aspetto apotropaico di un'erba è la raccolta.
Tutto nasce dal simbolo, dalla "carica" emotiva, ed energetica, che stabilisce un contatto tra noi e l'erba, pertanto la raccolta va fatta seguendo un preciso rituale, almeno nelle linee generali.
Nel mito le erbe andrebbero raccolte le notti di Luna Piena, girovagando tra i boschi, magari con una scorta di miele, latte o tabacco sfuso da lasciare in dono per contraccambiare.
Sebbene sia un'esperienza di sicuro ad impatto emotivo e magico, non sempre è possibile attuarlo, pertanto si consiglia, anche dal punto di vista erboristico, di raccogliere le erbe in mattinata, la prima mattina non appena il Sole ha asciugato la rugiada, (per garantire una minore presenza di umidità che ne pregiudicherebbe l'essiccazione).
Dal punto di vista astrologico sicuramente la raccolta nei giorni di Luna Piena (anche se effettuata di giorno) ha il suo valore perché le piante sono nella massima espressione delle loro potenzialità.
La seconda attenzione va data alla parte che si intende raccogliere: se è una radice sicuramente sarà meglio raccogliere in un giorno di Terra (ovvero nel quale la Luna passa in un segno di terra); per le sommità fiorite si attenderà un giorno d'Aria, per i frutti un giorno di Fuoco e per le foglie un giorno di Acqua (facendo attenzione però che non piova o che non vi sia umidità eccessiva). *
Il momento più magico per la raccolta delle erbe è la notte di San Giovanni (24 giugno, solstizio estivo), dove le piante sono al massimo del loro potere terapeutico.
Ma se non ci si vuole complicare la vita e si vuole avere un rapporto semplice con le proprie erbe basta attenersi alle seguenti regole:
- Raccogliere in un giorno asciutto di prima mattina.
- Salutare e ringraziare la pianta per il dono che sta per farci.
- Ringraziare dopo la raccolta donando in cambio qualcosa: miele, tabacco, latte, una benedizione o una preghiera.
Dipende dalle tradizioni ma anche dal vostro animo, le erbe percepiscono comunque.
L'importante è ristabilire l'equilibrio: dove si è tolto ridonare! non danneggiare le piante Madri, prendere solo il necessario lasciando sempre fiori, semi o quant'altro sia utile alla riproduzione della pianta.


→ Modalità di raccolta:
- Le erbe vanno raccolte a mano.
- Non raccogliere mai con la pioggia, la nebbia o il tempo umido! Se ha piovuto aspettare uno o due giorni, solo le piante asciutte si prestano a essere conservate.
- Il momento migliore per la raccolta è la mattina presto, con il Sole, non appena si è asciugata la rugiada mattutina; le forze delle piante si attenuano con il trascorrere della giornata.
- Le piante devono essere prive di polvere e sporcizia perché non si debbono lavare prima di essiccarle.
- Non raccogliete mai in prossimità di autostrade, strade molto trafficate, impianti industriali, campi trattati chimicamente, etc.. considerate anche quanto vengono portati lontano dal vento i gas di scarico e le sostanze nocive, non è facile trovare erbe veramente pure!.
- Sono prive di valore anche le piante assalite da insetti, che presentano macchie e sono mangiate dalle lumache.
- I fiori vanno presi dal capolino tra l' indice e il pollice e con l'unghia si incide il gambo.
- Le foglie possono essere raccolte allo stesso modo (come sopra) ma è meglio tagliare i primi dieci/venti centimetri (a seconda della specie) del ramo per poi farne dei mazzetti da appendere per l' essiccazione.
- Le radici vanno raccolte con un coltellino col quale si scava a fianco della radice cercando di ammorbidire la terra e di non rompere la pianta. Una volta allargato lo spazio attorno, tirate dolcemente, ruotando appena da un lato all'altro in modo che la pianta si sfili via con delicatezza.
- I frutti o le bacche vanno sfilati via dal ramo a giusta maturazione: in genere bastano le dita ma un coltellino sempre a portata non guasta.
- I petali, vanno sfilati dolcemente dalla corona e messi in un cesto in modo che non si schiaccino tra di loro.
- I semi vanno raccolti a maturazione della capsula, tagliando il gambo della pianta a circa quindici centimetri dalla sommità, fatti essiccare con la "testa" dentro un sacchetto di carta e sbattuti infine per far uscire i semi.
- La corteccia, si toglie facendo due incisioni circolari e distanti qualche centimetro, poi si pratica un incisione longitudinale tra le due circolari e si solleva la corteccia.
- Lasciare sempre qualche esemplare per favorire la riproduzione della pianta.


→ Tempi balsamici:
- Fiori: nel corso della fioritura.
- Gemme: quando sono ancora chiuse e la perula non si è ancora staccata.
- Foglie: si colgono nel periodo precedente alla fioritura.
- Steli: come la fioritura.
- Bulbi: dopo la fioritura, quando la parte aerea inizia ad appassire.
- Radici e rizomi: quando la pianta è in riposo vegetativo, in autunno per quelle annuali, e all'inizio della primavera per quelle perenni.
- Tuberi: al momento della fioritura.
- Corteccia: quelle delle conifere e delle piante resinose in primavera, per gli altri alberi, se sono adulti in inverno e quelli giovani in autunno.
- Frutti: in piena maturazione.
- Semi: quando la pianta incomincia a seccare.

→ La mondatura:
Questa è un'antica operazione che richiede il suo tempo: prevede la "pulizia" del raccolto da eventuali parti guaste, con calma si verificano le foglie, sopratutto guardando la pagina inferiore che potrebbe nascondere anche piccole uova.
Si scartano quelle ammaccate, annerite, quelle mangiucchiate, scolorite e via dicendo, si scollano un po', si fanno saltare nelle ceste per eliminare la povere che in genere si deposita sul fondo.
Le radici si raschiano dolcemente con un coltellino per eliminare la terra in eccesso.

→ Essiccazione:
Una volta raccolte e mondate potete mettere le erbe dentro delle ceste dove si essiccano bene,
all'ombra ed in luogo asciutto ma arieggiato.
E' possibile anche costruirsi dei semplici essiccatoi con delle griglie che lasciate così o ricoperte di carta velina (per avere una traspirazione ottimale) che consentono di essiccare non solo erbe ma anche la pasta fatta in casa.
Altro metodo, per le foglie, è radunare i gambi in mazzetti, non troppo spessi, ed appenderle al soffitto: arrederanno la casa mentre si essiccheranno.
Un erba è essiccata quando ha perso gran parte dell'acqua, si presenta friabile e mantiene i colori di origine benché scuriti, se si presenta marrone scuro o nera non è da conservare in quanto probabilmente è stata raccolta in un momento di eccessiva umidità.

→ Conservazione:
Le erbe si conservano in sacchetti di carta, nella stoffa, in barattoli di vetro scurito, e in scatole di latta.
A volte il metodo di conservazione dipende dall'erba ma molto dipende dall'essiccazione, il vetro per esempio non fa traspirare per cui meglio usarlo per semi, radici o foglie ben essiccate.
I capolini dei fiori a volte mantengono un po' di umidità all'interno per cui è meglio metterle in sacchetti di carta o di stoffa che traspirano di più.
Dal punto di vista erboristico e magico ogni anno bisogna rinnovare la scorta di erbe: ciclo nuovo nuove energie, dal punto di vista commerciale si possono trovare erbe anche vecchie di anni, è il produttore ad indicare la "data di scadenza consigliata" nell'etichetta (ed in genere corrisponde ai tre anni dalla raccolta).
Un erba vecchia, a meno che non presenti evidenti segni di degenerazione come farfalline e filamenti dalla dubbia natura, non diventa né tossica né dannosa, semplicemente perde parte del suo potere terapeutico, ed è possibile però continuare ad utilizzarla per un bagno, bruciata con l'incenso, per una tisana e via dicendo.
Bisogna inoltre mettere le etichette con scritto il prodotto e la data di quando è stato fatto.

→ Congelare le erbe:
Solo per il Timo, la Melissa, il Prezzemolo e l' Erba Cipollina.
Riporre le erbe preferibilmente in piccoli sacchetti, contenitori di plastica monodose, o negli stampi dei cubetti di ghiaccio, versarci dell'acqua e congelarle.



* Per controllare i giorni: Lunario.

** Calendario per la raccolta delle Erbe: Calendario.


→ Fonte:
- Dal sito: Strie.
- Dal mio libro: Rimedi Naturali.

→ ATTENZIONE: ricordo che non sono un medico, e questi consigli sono da prendere con cautela.
Provate una piccola dose prima di procedere, e ascoltate sempre il vostro medico.
Grazie per l' attenzione.

Post n. 14 | pubblicato il 14/07/14 | modificato il 06/10/2014 

2 commenti:

  1. Eccomi^ Ogni promessa è debito, ti ho lasciato un commento su google + pochi minuti fa! Mi sono aggiunta ai lettori anche qui! Interessante questo post, very good!
    Anch'io avevo un gattino^
    Lisa..

    RispondiElimina
  2. #Lisa
    Sono lieta che ti piaccia il post... :)

    RispondiElimina

Ciao, se lasci un commento ne sarei grata, ma ricordati che:

• I commenti sono moderati per controllare lo spam e quelli non graditi, e di conseguenza saranno visibili dopo il mio consenso.
• Navigando e scrivendo (sia nel guestbook che nei commenti) si acconsente al trattamento ed all'archiviazione dei propri dati personali da parte dell' autrice di questo blog.

• Confermando così di aver letto ed accettato il regolamento di questa pagina.
Grazie.